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FTTX: come riconoscere la fibra FTTH o FTTC in un’offerta?
“FTTx è l’acronimo della locuzione inglese Fiber to the x che indica un’architettura di rete di telecomunicazioni di livello fisico a banda larga utilizzante la fibra ottica come mezzo trasmissivo per sostituire completamente o parzialmente la rete di accessolocale tradizionale in metallo (solitamente in doppino in rame) utilizzata per l’ultimo miglio di telecomunicazioni. Tale infrastruttura di rete consentirebbe la realizzazione delle cosiddette Next Generation Network (NGN-NGAN) caratterizzate da velocità di trasmissione sensibilmente più elevate a favore dell’utente finale. L’acronimo “universale“ (terminante in x) è nato come una generalizzazione delle varie denominazioni di possibile configurazione di distribuzione in fibra: FTTN, FTTC, FTTB, FTTH, FTTW, FTTR, ecc. Il termine base FTT si differenzia per l’ultima lettera, che diviene appunto “x” nell’accezione più generale.”. Questa la definizione di Wikipedia.
FTTx, come funziona l’architettura di rete della fibra ottica?
Nell’ambito delle telecomunicazioni, la locuzione inglese Fiber to the x (abbreviato in FTTx) indica un’architettura di rete che utilizza la fibra ottica per trasportare il segnale. Parliamo di un doppio segnale: sia esso telefonico che di Rete. Una alternativa alla tradizionale rete di accesso locale costituita da cavi di metallo.
Le architetture FTTx variano a seconda della distanza tra la fibra ottica e l’utente finale. La fibra, infatti, può sostituire completamente (FTTH) o solo parzialmente (FTTC) l’infrastruttura precedentemente esistente, avvicinandosi più o meno all’abitazione. I due estremi sono rappresentati dall’architettura FTTN(Fiber To The Node, “fibra fino al nodo”) e dall’architettura FTTH (Fiber To The Home, “fibra fino a casa”).
Le sigle FTTC, FTTS, FTTE, FTTH, FWA sono acronimi che indicano diverse architetture di rete. I primi quattro sono a volte accomunati dal più generico acronimo FTTx, che sta ad indicare tutte le architetture che prevedono l’uso della fibra ottica.
FTTC (Fiber To The Cabinet)
Un un’architettura di rete FTTC, la fibra ottica termina presso un armadio ripartilinea (ARL), posizionato in media a poche centinaia di metri dalle abitazioni. L’ARL viene spesso chiamato semplicemente armadio o cabinet, e in Italia è lo stesso utilizzato per la rete telefonica e l’ADSL.
Dall’armadio partono centinaia di doppini (coppie di cavi intrecciati), che collegano le abitazioni finali dei clienti. La tratta tra la centrale e l’armadio si definisce tratta primaria, mentre quella tra l’armadio e le abitazioni è la tratta secondaria. In FTTC la distanza conta molto, perché ad alte frequenze il segnale elettrico si degrada rapidamente con il crescere della distanza, riducendo le prestazioni.
l vantaggio principale della FTTC è che permette di ridurre la lunghezza della tratta secondaria in rame. Le tecnologie xDSL infatti funzionano meglio su brevi distanze e permettono in combinazione con le alte frequenze di raggiungere anche 100 o 200 Mbps in download.
La FTTC sfrutta come tratta secondaria la rete in rame esistente, talvolta posata decine di anni fa. Di conseguenza, il degrado del rame spesso influisce anche in modo pesante sulla qualità della linea fibra mista rame.
FTTS (Fiber To The Street)
La sigla FTTS (Fiber To The Street) è equivalente a FTTC. In Italia è utilizzata sostanzialmente solo da Fastweb per indicare la propria infrastruttura FTTC SLU
FTTX: FTTE (Fiber To The Exchange)
Con FTTE (Fiber To The Exchange) si intende un’architettura in cui la fibra ottica arriva fino alla centrale dell’operatore. È quasi sempre il caso dell’ADSL, anche se il termine non è molto usato in quel contesto.
Si parla di FTTE soprattutto in caso di linea telefonica su rete rigida, ossia una linea collegata direttamente alla centrale senza passare da un armadio ripartilinea. In questo caso la VDSL viene erogata dalla centrale e non dall’armadio su strada, con prestazioni spesso inferiori rispetto alla FTTC per via della più probabile elevata distanza tra il DSLAM e le abitazioni.
FTTx, FTTH (Fiber To The Home)
FTTH è l’architettura che prevede di portare la fibra ottica fino a dentro le case/appartamenti delle utenze. L’architettura è considerata un modello per quanto riguarda le connessioni Internet, per diversi motivi:
- utilizza un mezzo trasmissivo (la fibra ottica) che soffre molto lievemente di dispersione, consentendo quindi di coprire lunghe distanze senza bisogno di rigenerare il segnale;
- supporta velocità di trasmissione molto alte (anche superiori a 1 Gbps) e latenze generalmente molto basse.
La sigla FTTB (Fiber To The Building) indica una “variante” della FTTH che prevede di terminare la fibra ottica presso un unico apparato attivo situato nell’edificio in cui si trovano i clienti finali. È poco usata in Italia.
In Italia, le infrastrutture FTTH principali sono quelle di Open Fiber, Flash Fiber e FiberCop (TIM), con la stima di raggiungere una larghissima parte della popolazione entro il 2026. Gli operatori nazionali solitamente offrono connessioni FTTH in un solo taglio, e cioè 1 Gbps in download e upload tra 100 e 300 Mbps.