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Crollano gli Exchange Crypto. Siamo già alla fine dei mercati delle Criptovalute?

Negli ultimi mesi il mercato delle Cryptovalute sta vivendo uno dei suoi periodi più duri dopo il boom dal 2015 al 2018. Il peggiore da quando furono rubati 850.000 bitcoin dall’exchange “Mt. Gox”,che non sono mai stati recuperati, e dal crollo dell’ecosistema “Terra-Luna” nel maggio del 2022. Gli investitori sono sempre più propensi a distaccarsi da questo mondo, gli economisti parlano di un ritorno agli investimenti sull’ oro, altri invece restano fiduciosi e sperano in una risalita.  La BCE si schiera contro le Crypto e spera di arrivare all’ irrilevanza del bitcoin tramite shortselling, tassazioni e regole più rigide.

Quali sono stati i motivi di questo tracollo a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi? Le monete virtuali sono state solo un fenomeno temporaneo o possono ancora rappresentare il futuro dell’ economia? Stiamo assistendo (forse troppo presto) alla fine di questo mondo di investimenti miliardari e spesso scenario di frodi? Esaminiamo insieme le due situazioni peggiori a cui abbiamo assistito nell’ ultimo anno.

IL DISASTRO FTX

Il 2 novembre di quest’anno sono state rivelate numerose lacune nelle finanze del gruppo FTX di Sam Bankman-Fried. in 10 giorni la sua piattaforma di exchange e la sua moneta FTT, sono crollate e come un effetto domino nei giorni successivi ,anche la piattaforma Block-Fi e il token di Crypto.com hanno avuto la stessa sorte.
SBF in pochi giorni ha bruciato un impero da circa 32 miliardi di dollari, dichiarando di non essere a conoscenza di ciò che stesse realmente succedendo, dopo essere stato ripetutamente accusato di frode e di abuso di farmaci nei suoi party privati. Nel 2008 abbiamo assistito ad una situazione analoga: il fallimento della banca Lehman Brothers, dove completamente sommersa dai debiti è stata abbandonata da affiliati, investitori e dal governo degli Stati Uniti che ha ritenuto la chiusura del colosso come “la scelta migliore” per la Casa Bianca.

Infatti lasciar andare in bancarotta FTX è stata la scelta migliore anche per il primo concorrente di Bankman-Fried, Changpeng Zhao, proprietario di Binance, che il 6 novembre ha deciso di liquidare tutti gli FTT dalla sua piattaforma. In seguito dichiarerà sul suo account Twitter di aver cercato di acquisire la compagnia ma di essere poi stato scoraggiato dall’abbandono della piattaforma da parte di chi investe.

Che sia stato solamente un errore nei calcoli di bilancio (si parla di 8 miliardi spariti in contabilità) o sia stata una situazione creata quasi ad-hoc finalizzata al guadagno, a discapito degli investitori. Ora Sam Bankman-Fried è chiamato a testimoniare in un’ udienza davanti al Congresso le cause dell’ implosione della sua piattaforma, entro il 13 dicembre (data da confermarsi).  L’ex CEO dichiara che prima di presentarsi all’ udienza lui e il suo team di legali hanno bisogno di tutte le informazioni che hanno causato questa situazione. Con un tweet in seguito dichiarerà: “Una volta che ho finito di imparare e rivedere ciò che è successo, mi sentirei come se fosse mio dovere comparire davanti alla commissione e spiegare. Non sono sicuro che accadrà entro il 13. Ma quando lo farà, testimonierò”, ammettendo quindi, in piccola parte, i suoi errori. Seguiranno aggiornamenti sulla situazione dell’ ex miliardario.

IL CROLLO DELL’ ECOSISTEMA “Terra-LUNA” E LA RINASCITA CON “Terra Classic” E “Luna Classic”

Nelle giornate del 10 e 11 maggio 2022, ancora oggi definite come le giornate peggiori per il mercato delle Crypto, abbiamo assistito al collasso dell’ “Ecosistema Terra-Luna”, ma cosa è realmente successo? I media parlano di un attacco da parte di una o più persone al fine di azzerare il valore dello stablecoin UST appartenente all’ ecosistema Terra e alla Criptovaluta Luna, tramite shortselling.

Molti attribuiscono l’ offensiva, puramente dolosa, alle società di investimento Blackrock e Citadel LLC. Si dice che le due compagnie abbiano prelevato 100.000 BTC (bitcoin) dalla piattaforma Gemini per poi scambiarli con 25.000 UST. A quel punto, BlackRock e Citadel hanno iniziato a scaricare tutti gli UST e BTC rimanenti creando un crash nel mercato creando guadagno da entrambe le valute. Secondo Forbes sarebbero stati ritirati oltre 5 miliardi di dollari in UST dalla piattaforma dopo il crollo del prezzo, circa un terzo dell’intera capitalizzazione di mercato della stablecoin. Questo ha portato a uno dei più grandi crolli nella storia delle Cryptovalute, che non ha riguardato solo la caduta del prezzo di un token ma di un intero sistema.

In seguito sui social sono apparsi numeri di assistenza nazionale al suicidio, dopo che sono trapelate informazioni riguardanti i suicidi di alcuni impiegati e investitori che erano arrivati ad avere più di mezzo milione di dollari di debito con le banche. Una situazione disastrosa sotto ogni punto di vista in cui il CEO Do Kwon si è dimostrato il punto forte della compagnia, che ha deciso di portare avanti il suo progetto, fondando “Terra CLASSIC” e “Luna CLASSIC” due settimane dopo il disastro, con nuovi sviluppatori. Intanto il governo della la Corea del Sud ha arrestato gli ex colleghi di Kwon, tra cui il suo collaboratore, per vari guadagni illeciti. Il sistema sta vivendo una lenta rinascita grazie alla rivalutazione della moneta, ma ora è minacciata dalla causa milionaria che il CEO dovrà affrontare, dove 359 persone richiedono un risarcimento di 57 milioni di dollari per la mancata chiarezza sulla stabilità di UST.

I GRANDI DEL MONDO DELLE CRYPTO SONO I NUOVI “LUPI DI WALL STREET”

Spesso si dice che la vita sia come un film, io mi sento di associare a queste storie il capolavoro premio oscar  “THE WOLF OF WALL STREET” dove Leonardo Di Caprio interpreta il grande “imprenditore criminale” Jordan Belfort, che è stato al centro di numerosi scandali sulla sua vita di eccessi in seguito e arrestato per frode e riciclaggio di denaro, dopo aver eluso la CIA per anni. Il paragone con ad esempio Sam Bankman-Fried sembra quasi scontato: il successo in giovane età, abuso di sostanze stupefacenti, grandi patrimoni virtuali destinati a scomparire velocemente ed infine, gravi problemi con la legge. Queste situazioni hanno mostrato le grandi lacune di questo settore portato avanti da giovani con grandi capacità matematiche ed informatiche, che hanno guadagnato miliardi di dollari poi bruciati in auto sportive, case da sogno, sneakers limitate e feste da migliaia di dollari a base di droghe, Alchool e donne. Quando la situazione non è più sotto controllo non tutti sono bravi a tutelarsi, e chi era invincibile, è costretto a tornare con i piedi per terra, proprio come il broker passato alla storia.

Avendo ormai appurato che e Crypto un investimento sicuro, ma quasi un “gioco d’ azzardo” da migliaia di euro, c’è forse bisogno di maggiori regolamentazioni e controllo, come vorrebbe la BCE per proteggere gli investitori?

Le Cryptovalute vedranno mai la luce in fondo al tunnel? Oppure è troppo tardi persino per sperare nell’ affermarsi delle monete digitali nel mondo del mercato libero?

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